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Le domande frequenti degli insegnanti
Questa pagina è dedicata ad alcune delle domande, ne ho selezionate 3, che mi vengono poste con maggiore frequenza dagli insegnanti.
Se non trovi la tua domanda scrivimi e sarò lieta di risponderti.
Sono un'insegnante della primaria, nella mia classe ho un alunno che tende a distrarsi facilmente.
Può darmi qualche consiglio per ridurre questo atteggiamento?
Gentile maestra,
non conoscendo nello specifico il caso cercherò di darle dei consigli generici.
All'interno della classe, ad esempio, potrebbe collocarlo nelle prime file di banchi, di solito si consiglia la seconda, vicino ad un compagno che lo aiuti nel rimanersi concentrato; possibilmente lontano da fonti di distrazione come la finestra, il cestino della spazzatura ecc. Inoltre si potrebbe, ad intervalli regolari, programmare delle uscite dalla classe ( anche solo un giro in corridoio, controllato dai bidelli) in modo da ridurre il carico e consentirgli di mantenere la concentrazione in classe.
Dare dei compiti da svolgere all'interno della classe, per impegnarlo, potrebbe essere un'altra soluzione.
Tutte queste proposte vanno, ovviamente, inserite nelle routine della classe e valutate caso per caso per la loro utilità.
Nel caso il bambino non avesse già fatto controlli si può consigliare al genitore una visita specialistica.
Sono un'insegnante delle superiori e in classe a causa del rumore di fondo mi capita di dover urlare, questo mi comporta bruciore di gola e abbassamenti della voce.
Cosa potrebbe essere?
Gentile professoressa,
casi come il suo sono molto frequenti nelle/negli insegnanti e più in generale in tutti i professionisti della voce; cioè persone che per il loro lavoro usano e abusano della voce (rappresentanti, baristi, cantanti ecc.).
Il bruciore e l'abbassamento della voce sono dovuti ad abuso vocale, utilizzo protratto nel tempo e in situazioni non idonee. La voce deriva dalla corretta respirazione e quando si abusa di essa entrano in gioco dei sistemi compensatori che permettono di protrarre la produzione verbale, ma l'affaticamento può portare a conseguenze come i noduli alle corde vocali, che in caso di cattivo utilizzo funzionale vengono chiamati noduli "kissing" (bacianti), perchè posti nel terzo posteriore delle corde vocali e su entrambe le corde vocali.
I noduli sono da distinguere dalle cisti, e sono riassorbibili tramite terapia logopedica, i noduli non vanno mai operati e il medico responsabile della loro valutazione è il Foniatra.
In casi come il suo consiglio di rivolgersi al logopedista per imparare la giusta modalità di utilizzo della voce e far si che i noduli si riassorbano in maniera naturale.
La terapia logopedica, nei professionisti della voce, è indicata anche a scopo preventivo.
Buongiorno, pochi giorni fa è arrivata alla nostra attenzione una relazione di un alunno indicante alcune sigle di test specifici (cmf,mt,wisc III,bhk).
Potrebbe darmi indicazioni per interpretare al meglio la relazione?
Gentile maestra,
i test da lei indicati sono test utilizzati nella valutazione specifica, ad esempio, in caso di difficoltà di apprendimento ed essendo somministrabili da professionisti capita che, se non correttamente spiegati, ci si possa trovare di fronte ad una difficoltà nella loro comprensione.
Il CMF (competenze meta-fonologiche ) è un test che valuta i pre-requisiti alla scuola elementare, sulla parte linguistica; quindi tramite sotto-prove differenti si valuta la capacità del bambino di maneggiare il materiale linguistico utile poi all'apprendimento della letto-scrittura. Comprende prove distinte in base all'età del bambino e parte dall'ultimo anno della scuola materna; il corrispettivo test per la valutazione dei pre-requisiti per la scuola elementare, della parte matematica, viene indicato con la sigla BIN 4-6.
Le prove MT, sono prove che indagano le abilità nella lettura e nella comprensione del testo. Sono tarate per classe e suddivise per momento dell'anno; le prove valutano rapidità e correttezza e comprensione del testo. Il loro corrispettivo per indagare le competenze matematiche sono indigate dalla sigla AC-MT 6-11, anch'esse diversificate per classe e per momento dell'anno.
La WISC III (Wechsler Intelligence Scale for Children) è il test che tramite sotto prove, divise in prove di "competence" e prove di "performance", valuta quello che viene definito come QI, solitamente si ritrova nelle valutazioni sui disturbi specifici di apprendimento (DSA), in quanto per la diagnosi differenziale viene richiesto questo esame che deve risultare "nella norma".
La BHK (scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva) valuta, tramite la copia di un testo, la tipologia di grafia e la velocità di scrittura.
Questi sono solo alcuni dei test che vengono somministrati nelle valutazioni; sono tutti somministrabili da parte del logopedista ad eccezione della WISC III.
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